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Il Napoli di Rudi Garcia non riesce a brillare

Che fine ha fatto il Napoli che giocava un calcio entusiasmante e dominava il campionato, ricucendosi lo scudetto sul petto 33 anni dopo l’ultima volta? Dove è finito l’estro di Kvaratskhelia e cosa è successo a Osimhen, che ieri ha sbagliato un rigore a Bologna? Domande lecite, che spingono a credere che la favola Napoli sia già terminata, pochi mesi dopo aver trionfato con 16 punti di vantaggio sulla seconda.
Ora di punti ne ha soltanto 8, conquistati in 5 giornate. Al passivo ha già una sconfitta, quella interna con la Lazio (che ha vinto solo quella) e l’Inter è già lontana 7 punti. Settimo posto in classifica, Rudi Garcia nel mirino, ma per De Laurentiis va tutto bene, a giudicare dal tweet postato appena finita la partita del Dall’Ara. “Il Napoli riparte da Bologna. Bravi tutti”, mica tanto. Il messaggio del presidente ha spaccato in due l’ambiente, tra chi crede che serva dare fiducia al tecnico francese e chi vorrebbe già vederlo alla porta.
Ma quel che è peggio è che Garcia non sembra aver affatto in pugno lo spogliatoio. Kvaratskhelia non nascose le sue perplessità al momento del cambio con Zerbin a Genova. Palese pure il nervosismo di Osimhen, all’uscita dal campo ieri sera, per fare posto a Simeone. “Gioca con due punte”, avrebbe detto il nigeriano al suo allenatore, convinto che con questo 4-3-3 possa fare bene.
Intanto Garcia si gode la fiducia del suo presidente, che lo ha fortemente voluto in estate e non intende sconfessare la sua decisione dopo soli due mesi. Però questo Napoli è la copia sbiadita di quello di Spalletti, strabordante e vincente. Chi avrà ragione?
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