Dato per spacciato solo un paio di mesi fa, Simone Inzaghi si sta prendendo rivincite a ripetizione: prima la finale di Champions League eliminando il Milan, che nelle precedenti due occasioni aveva estromesso l’Inter dalla competizione; poi la vittoria della Coppa Italia, ai danni di una Fiorentina tenace, tradita da 10 minuti di black-out, come confermato da Vincenzo Italiano nel post-gara.
L’allenatore si è ripreso l’Inter e ora punta deciso verso la finale di Istanbul del 10 giugno, al Manchester City, che teme ma non per questo si sente battuto in partenza. Il tecnico piacentino si è confermato “re delle finali”, la settima consecutiva vinta dal 2017 ad oggi, tra Lazio e Inter e tra Supercoppa Italiana e Coppa Italia. Per salire sull’ottovolante dovrà mettere al tappeto Pep Guardiola e i suoi Citizens, impresa ardua ma non impossibile.
Intanto Inzaghi si gode il trionfo, che lo porta a essere il quarto allenatore dell’Inter più vincente della storia. Davanti a lui tre mostri sacri: Mourinho (5 trofei vinti), Mancini ed Herrera (7 trofei vinti a testa e due Coppe dei Campioni per il “Mago”).
L’obiettivo è rimanere sulla panchina dell’Inter, ci potrà riuscire con un’ottima finale di Champions League, a prescindere dal risultato finale, e con uno sprint in campionato da chiudere al secondo posto, ora distante due lunghezze, quelle che separano i nerazzurri dalla Lazio.