Cercasi attaccante disperatamente. L’Inter, a due settimane dal fischio d’inizio della nuova stagione, non ha ancora individuato i sostituti di Dzeko e Lukaku e si ritrova con i soli Lautaro e Thuram e il quasi mai brillante Correa nella marcia di avvicinamento al primo confronto di campionato con il Monza, del prossimo 19 agosto.
Il rifiuto di Lukaku e la scelta di Scamacca, che ha preferito l’Atalanta ai nerazzurri meneghini, hanno provocato una leggera apprensione in Marotta e nello staff dirigenziale interista. Manca un bomber, un ariete d’area di rigore, uno alla Dzeko o alla Lukaku. L’obiettivo principale è sempre stato Folarin Balogun dell’Arsenal, reduce da un’ottima stagione con i francesi del Reims, ma ancora molto costoso per le casse nerazzurre: 40 milioni di euro e caratteristiche che non convincono Marotta, dal momento che l’americano di passaporto inglese è più una seconda che una prima punta.
Le alternative convincono, ma non del tutto. Ci sarebbe il portoghese Beto dell’Udinese, che conosce bene la Serie A, costa tutto sommato poco (non più di 15 milioni), ma non è sempre affidabile sotto porta. Se l’Inter volesse, dopo aver preso Samardzic e aver consolidato i buoni rapporti con l’Udinese, chiuderebbe l’affare in tempi rapidi, affidando a Simone Inzaghi l’attaccante titolare.
In attesa di piazzare Correa, che potrebbe essere sostituito con Alexis Sanchez, ora svincolato, l’Inter tiene ancora in caldo Alvaro Morata, sul quale potrebbe tornare prepotente la Roma, dopo aver perso per strada Scamacca: 21 milioni di euro la richiesta dell’Atletico Madrid, che ora sembra più accomodante sul costo del cartellino, considerato il rischio concreto di tenere lo spagnolo a busta paga almeno fino a gennaio 2024.