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Juan Jesus e il ginnasta Bartolini vittime di tentati furti: lo sfogo sui social

NAPLES, ITALY - SEPTEMBER 26: Juan Jesus of SSC Napoli celebrates after scoring his side third goal during the Coppa Italia match between SSC Napoli and Palermo at Stadio Diego Armando Maradona on September 26, 2024 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Milano e Napoli, così lontane, ma anche così vicine. Nel peggiore dei legami possibili. Un’aggressione e un tentativo di furto in poche ore, due denunce che scuotono il mondo dello sport, ma che rischiano di non fare più notizia, senza che vi siano interventi concreti da parte di istituzioni e giustizia.

“Milano è una città raccapricciante”, così Nicola Bartolini, ginnasta azzurro campione del Mondo nel 2021, ha descritto la più ricca delle metropoli del nostro paese, dopo essere stato aggredito sotto casa, mentre portava fuori il cane.

L’obiettivo dei malviventi era il suo telefono cellulare: “Per sua fortuna, anziché portarmi via il cellulare ha preso solo tantissimi pugni in faccia” ha postato Bartolini su Instagram, mostrando l’escoriazione sulla mano destra (ha rimediato anche un forte colpo in testa).

Solo tanta paura, e tanta rabbia, per l’atleta cagliaritano, ma sarebbe potuta andare decisamente peggio. “Non c’è sicurezza in questa giungla di città, ne succedono di tutti i colori ogni giorno. Non so come sarebbe andata a finire se fosse successo a una signora o a una ragazza. Io mi ritengo fortunato, sicuramente è stato più sfortunato il mio aggressore”.

Da un tentativo di furto con aggressione a un tentativo di furto con destrezza. Il difensore del Napoli, Juan Jesus ha denunciato, attraverso il suo canale Instagram, il tentato furto della sua autovettura, parcheggiata sotto casa.

Anche in questo caso il colpo non è andato a segno, eppure i ladri erano riusciti a entrare nell’abitacolo, senza riuscire a portar via il veicolo. “Sicurezza zero, dopo quasi un mese pedinato, oggi hanno provato a portare la macchina via. Che brutta sensazione, fate vomitare”, ha commentato il brasiliano.

“Nell’arco di un mese ho trovato nella macchina ben 5 airtag (geololocalizzatore) e solo il sapere che questi delinquenti sanno dove vivo non mi porta serenità. Purtroppo in una città così bella non mi sentirò mai più al sicuro. So che i beni materiali alla fine sono secondari, ma sapere che un estraneo ha violato una cosa mia personale mi fa veramente schifo”, ha proseguito Juan Jesus, più fortunato del suo compagno di squadra David Neres, che poche settimane dopo il suo arrivo è rimasto vittima del furto di un rolex.

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