La Juventus dice praticamente addio ai sogni di Champions League e mette a rischio anche l’aggancio alla zona Europa League dopo il 4-1 incassato ad Empoli poche ore dopo la stangata della Corte d’Appello Federale, che ha comminato 10 punti di penalizzazione ai bianconeri da scontare in questo campionato. Dal secondo posto, la Juventus scivola in settima posizione, a cinque punti dal Milan quarto e a due punti dall’Atalanta sesta. Il settimo posto è distante una lunghezza.
Si attendeva una penalizzazione dai 9 ai 12 punti e alla fine la sentenza della Corte d’Appello ha confermato i rischi. Assolti i sette dirigenti bianconeri, Nedved, Garimberti, Grazioli Venier, Marilungo, Hughes, Vellano e Roncaglio per i quali il procuratore federale Chiné aveva chiesto 8 mesi di inibizione.
Subita la penalizzazione, la Juventus ha commentato con un comunicato stampa di aver preso “atto di quanto deciso dalla Corte d’Appello della FIGC e si riserva di leggere le motivazioni per valutare un eventuale ricorso al Collegio di Garanzia presso il CONI”.
Si legge nella nota del club bianconero, che: “quanto statuito dal quinto grado di giudizio in questa vicenda, iniziata più di un anno fa, suscita grande amarezza nel club e nei suoi milioni di tifosi, che, in assenza di chiare regole, si trovano oltremodo penalizzati con l’applicazione di sanzioni che non sembrano tenere conto del principio di proporzionalità. Pur non ignorando le esigenze di celerità, alle quali la Juventus non si è mai sottratta nel corso del procedimento, si sottolinea che si tratta di fatti che debbono ancora essere giudicati dal giudice naturale”.
Probabilmente la Juventus farà ricorso al Tar del Lazio, come riferisce il Chief Football Officer del club Francesco Calvo: “Questa è una possibilità, ma dobbiamo prima leggere le motivazioni che arriveranno nei prossimi giorni per capire i margini per un ulteriore ricorso”.
Intanto il 15 giugno è prevista la prima udienza del secondo filone di indagini che vede la Juventus deferita per la manovra stipendi.