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La sconfitta contro il Bruges costata l’eliminazione dalla Champions League ha lasciato strascichi pesanti in casa Atalanta, soprattutto dopo le dichiarazioni di Gian Piero Gasperini, che ha puntato il dito contro Ademola Lookman, reo di aver calciato il rigore del possibile 2-3, sbagliandolo, nonostante – secondo il tecnico – non sia un eccelso rigorista.
Le parole dure dell’allenatore hanno provocato la delusione dell’attaccante, che ha risposto sui social criticando il comportamento di Gasperini: “Mi rattrista dover scrivere questo messaggio in un giorno come questo, soprattutto per quello che abbiamo realizzato insieme come squadra e come città. Essere preso di mira in questo modo non solo mi ferisce, ma mi sembra anche profondamente irrispettoso, soprattutto per il duro ed enorme lavoro, oltre che impegno che ho sempre messo ogni giorno per contribuire al successo di questo club e dei tifosi”, ha commentato Lookman.
Il calciatore ha poi parlato di momenti difficili vissuti a Bergamo: “Molti non li ho mai raccontati perché la squadra va protetta e viene sempre al primo posto. Per questo ciò che è successo ieri sera è ancora più doloroso. Insieme ai nostri incredibili tifosi, anche noi come squadra soffriamo per il risultato col Bruges. Durante la partita, il rigorista designato mi ha detto di tirare il penalty; e per aiutare la squadra mi sono assunto la responsabilità di farlo. La vita è fatta di sfide e di capacità di trasformare il dolore in potere. Continuerò a farlo”, ha concluso Lookman.