Conclusa la sosta per le Nazionali, i Campioni d’Italia tornano a pieno regime sotto l’egida di Walter Mazzarri, tornato a suturare le ferite lasciate da Rudi Garcìa nella malaugurata gestione di inizio anno. Il ritorno del figliol prodigo, insomma. Ma il primo sprint del tecnico toscano assomiglia più a una death race: esordio a Bergamo contro l’Atalanta, poi Real Madrid, Inter e Juventus. Un quartetto di partite non molto semplice, quindi, per i partenopei. Intanto, Mazzarri prepara il nuovo modulo: sarà un 3-5-2 o il 4-3-3 di concezione spallettiana? Sarà il tempo a dircelo, ma il nuovo allenatore del Napoli, almeno inizialmente, non vuole stravolgere la squadra. Proverà, piuttosto, a dare la giusta motivazione alla sua squadra. Gli interpreti saranno gli stessi, Osimhen, come Cavani, il punto di riferimento; Kvaratskhelia largo a sinistra come Lavezzi; Raspadori con il ruolo di jolly. Questi i dettami di mister Mazzarri per la prima di campionato al Gewiss Stadium. L’obiettivo chiesto alla squadra è quello di ricompattarsi: oggi al ritorno degli internazionali al campo di allenamento di Castel Volturno, Mazzarri ha tenuto il suo primo discorso al gruppo, adesso al completo. Per i Campioni d’Italia, si prospettano due settimane infuocate. La parola d’ordine è tornare competitivi.