Allora era tutto vero: Roberto Mancini è il nuovo commissario tecnico dell’Arabia Saudita, dopo essersi dimesso da selezionatore azzurro soltanto 13 giorni fa. Oggi pomeriggio, a Riad, verrà annunciato dalla federazione saudita: sarà l’allenatore più pagato della storia, anche più di Pep Guardiola. Circa 70 milioni di euro per allenare l’unica nazionale ad aver battuto l’Argentina agli ultimi mondiali in Qatar.
I primi impegni saranno a Newcastle per le amichevoli contro Costa Rica e Corea del Sud, poi di corsa verso le qualificazioni ai prossimi mondiali, quelli del 2026 che si terranno in Messico, Canada e Stati Uniti. Tre anni di tempo per portare l’Arabia Saudita a competere con le big europee e sudamericane, è questo l’obiettivo di Roberto Mancini, che rimarrà sulla panchina saudita almeno sino a gennaio 2027 (al netto di esoneri o dimissioni), quando l’Arabia Saudita ospiterà la Coppa d’Asia 2027.
Sul suo profilo Instagram, il tecnico marchigiano ha così commentato: “In questi giorni ho ricevuto una manifestazione di piena fiducia sulla mia persona e di apprezzamento del lavoro svolto in questi anni dalla Saudi Arabia Football Federation che mi ha scelto per il prestigioso incarico di Head Coach della National Team, e che ringrazio nella persona del Presidente Yasser Al Misehal. Sono entusiasta di aver accettato questo nuovo progetto che si fonda sulla condivisione della visione strategica di crescita del settore calcistico e in particolare del mondo dei giovani a cui tengo da sempre. Questo incarico è un riconoscimento del valore attribuito al calcio Italiano e anche in questa esperienza porterò con orgoglio la nostra italianità nel mondo”.
Molto meno solare, invece, la dichiarazione rilasciata ai microfoni di ItalPress, con Mancini che s’è lasciato andare a una seccata dichiarazione, dopo le critiche ricevute nei giorni scorsi: “Mi hanno trattato come Pacciani, il mostro di Firenze”. Si chiude, dunque, il capitolo azzurro di Mancini, si apre quello multimilionario saudita.