Il 3-3 contro l’Atalanta, maturato al termine di un incontro vissuto sulle montagne russe, con rimonte operate e subite fino al pari firmato da Danilo, ha confermato il momento delicato della Juventus, fresca di penalizzazione in classifica per l’inchiesta sulle plusvalenze. Il -15 in classifica ha spinto giù i bianconeri, ai quali servirà un’impresa per raggiungere almeno il quarto posto, distante 14 lunghezze dopo il successo della Roma a La Spezia.
La “remuntada”, dunque, potrebbe maturare fuori dal campo, nelle aule del Tribunale, dove la Juventus sarà chiamata ad aggredire la condanna della Corte d’Appello Federale. Il direttore generale della Juventus, Maurizio Scanavino, ha parlato ai microfoni di DAZN della sentenza, giudicata “iniqua e ingiusta”. Scanavino ha dichiarato di “aspettare le motivazioni” e che la Juventus “presenterà sicuramente appello al Coni”. “Sosterremo con forza la nostra difesa, con competenza e professionalità, nel rispetto dei modi e nelle sedi opportune. Abbiamo una posizione difensiva solida e chiara, già accettata con successo nel processo ordinario e crediamo di avere anche altre argomentazioni valide.
Mi ha fatto piacere vedere che non siamo gli unici a credere che la sentenza sia ingiusta, anche tifosi di altre squadre e addetti ai lavori lo hanno sostenuto”, ha spiegato il dirigente bianconero, che si è pure dissociato dalle minacce e dagli insulti via social arrivati al procuratore federale Giuseppe Chinè, al presidente della FIGC, Gabriele Gravina e alla compagna di Gravina. Intanto il club bianconero ha annunciato chi ricoprirà l’incarico di responsabile dell’area tecnica: sarà Francesco Calvo, già chief of staff della Juventus.