CROAZIA-BRASILE 5-3 d.c.r. (1-1 al 120′)
CROAZIA (4-3-3): Livakovic 8; Juranovic 6, Lovren 6.5, Gvardiol 6.5, Borna Sosa 5.5 (5’ sts Budimir sv); Kovacic 6 (1’ sts Majer 7), Brozovic 5.5 (9’ sts Orsic 7), Modric 7; Pasalic 5.5 (27’ st Vlasic 6), Kramaric 5.5 (27’ st Petkovic 7), Perisic 6.5. All.: Dalic 8.
BRASILE (4-2-3-1): Alisson 6; Militao 6.5 (1’ sts Alex Sandro sv), Marquinhos 5, Thiago Silva 6, Danilo 6; Paquetà 7 (1’ sts Fred sv), Casemiro 6.5; Raphinha 5.5 (11’ st Antony 6), Neymar 7.5, Vinicius 5.5 (19’ st Rodrygo 5); Richarlison 5.5 (39’ st Pedro 6). All.: Tite 6.5.
ARBITRO: Oliver (Inghilterra) 6.5.
MARCATORI: 15’ pts Neymar, 12’ sts Petkovic.
SEQUENZA RIGORI: Vlasic (gol), Rodrygo (parato), Majer (gol), Casemiro (gol), Modric (gol), Pedro (gol), Orsic (gol), Marquinhos (palo).
NOTE: spettatori 43.893. Ammoniti: Danilo, Brozovic, Casemiro, Marquinhos, Petkovic. Recupero: pt 1’, st 4’, pts 1’, sts 2’.
MIGLIORI: Livakovic.
PEGGIORI: Rpdrygo.
La Croazia piange di gioia, il Brasile si dispera: la favorita per la vittoria dei Mondiali è fuori dai Mondiali. La Croazia è in semifinale e deve tanto al suo portiere: Livakovic è quasi insuperabile nei 120’, si arrende soltanto a Neymar, poi si vendica respingendo il rigore a Rodrygo. Marquinhos spedisce il suo sul palo e apre le porte dell’inferno alla Seleçao.
Croazia in semifinale, contro una tra Olanda e Argentina. Un destro di Neymar controllato da Livakovic, eroe croato agli ottavi di finale, inaugura il match che si sviluppa in modo equilibrato e per venti minuti non regala brividi alle due difese. Al 21’ ci riprova Neymar con un tiro telefonato per Livakovic, mentre Perisic spara alto a metà frazione. Il primo tempo è tutto qui, con la Croazia ben messa in campo e il Brasile incapace di sfondare il muro eretto da Gvardiol e compagni.
Il difensore, però, è il primo a provocare apprensione a Livakovic, quando nel tentativo di allontanare un cross di Militao quasi sorprende il portiere, che sventa la minaccia. Poco dopo Livakovic risponde presente alla terza soluzione del match provata da Neymar, il più propositivo tra le fila verdeoro. Tite tira via prima Raphinha, dentro Antony, e poi Vinicius, per fare posto a Rodrygo, nel tentativo di scardinare la retroguardia croata che resisterà fino alla fine dei tempi regolamentari (più avanti sostituirà lo spento Richarlison con Pedro.
Infatti, Livakovic dice no pure a Paqueta, nell’ultima vera occasione dei 90 minuti. Si va ai supplementari dove il Brasile sembra averne di più, ma è Brozovic, al 13’, ad avere la chance per sbloccare l’incontro: Petkovic supera due avversari e serve il centrocampista dell’Inter, che sparacchia fuori.
Gol mancato, gol subito, perché due minuti più tardi il Brasile passa, ovviamente con Neymar: Paqueta fa tutto alla grande e appoggia per l’attaccante del Psg, che evita la chiusura di Sosa, scarta Livakovic e appoggia a porta vuota. Partita finita? No, perché la Croazia ha sette vite. Dalic alza il baricentro, inserisce una punta, Budimir, per un difensore, Sosa. E al 12’, Modric innesca la ripartenza che vale il pareggio: Orsic, appena entrato, serve a centro area Petkovic, subentrato a gara in corso: piatto sinistro angolato, Alisson parte in leggero ritardo e il pallone finisce in porta, per la gioia dei sostenitori croati. Si va ai rigori, ma non prima dell’ultima fondamentale parata di Livakovic su Casemiro, al secondo minuto di recupero. Il resto è già storia.