È tornato il sereno in casa Roma: tutto merito del quarto posto in classifica raggiunto grazie alle 3 vittorie ottenute nelle ultime 4 giornate (10 punti all’attivo) e anche a qualche scivolone delle rivali nella lotta alla qualificazione alla prossima Champions League.
Con un posto sicuro nei sedicesimi di Europa League (la conquista degli ottavi passa dall’ultima giornata della fase a gironi, ma rimane complicata dopo l’1-1 in Svizzera col Servette), Mourinho può rifiatare, dopo essere finito sul banco degli imputati per la partenza ad handicap dei giallorossi, rinforzati in estate con l’arrivo di Lukaku, ma penalizzati in termini di infortuni (Dybala entra ed esce dall’infermeria, lo stesso vale per Sanches, mentre Smalling non si è ancora visto).
Consolidato il rapporto con la proprietà, che si era incrinato dopo la finale di Europa League, quando lo Special One si era sentito solo nelle proteste contro l’operato dell’arbitro Taylor, tra il tecnico portoghese e la Roma sembra essere tornato il rapporto dei primi tempi. Lo stesso general manager Pinto, connazionale di Mourinho, prima della gara col Sassuolo vinta 2-1 dai giallorossi, si era presentato in sala stampa per difendere l’allenatore, sentitosi “massacrato” da arbitri, quarti ufficiali e Var (Mourinho sarà probabilmente deferito dalla Figc per le dichiarazioni contro Marcenaro e Di Bello, espresse prima di Sassuolo-Roma).
Il feeling ritrovato farà sicuramente bene alla Roma e fa sì che le voci di un addio a giugno di Mourinho (attenzionato dalla nazionale del Portogallo e dai ricchi arabi) possano essere messe a tacere per riportare i giallorossi in alto, in Italia e in Europa.