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Serie A, Colpo Juventus a Milano

Non è ancora tempo per definirlo “colpo scudetto”, ma il blitz della Juventus in casa del Milan rilancia le ambizioni di titolo dei bianconeri, che hanno saputo approfittare della superiorità numerica (espulso Thiaw al 40’) per piazzare un acuto importante, che vale il terzo posto in classifica, a due punti dalla vetta occupata dall’Inter.
Eppure la serata della Juventus sembrava dovesse essere di sofferenza: in avvio il Milan ha avuto un’occasione nitida per sbloccare il risultato e solo un grande intervento di Szczesny su Giroud ha evitato di finire sotto, dopo neppure un quarto d’ora di gioco.
La Juventus non ha brillato, anzi. Ma ha saputo tramutare in oro l’episodio determinante: al 40’, Kean si è involato verso la porta rossonera, venendo fermato fallosamente da Thiaw. Espulsione giustissima e Milan in 10 per tutta la ripresa. Un vantaggio troppo grande per non essere sfruttato dalla Juventus.
A decidere la sfida ci ha pensato un ex, Locatelli, che 7 anni fa infilò Buffon regalando al Milan la vittoria sulla Juventus. Stavolta, a maglie invertite, il gol, stilisticamente meno bello del precedente, ha consentito alla Juventus di rimanere in scia dell’Inter e frenato la corsa del Milan, che in parità numerica aveva comunque meritato di più (solo un paio di tentativi bianconeri, fuorimisura, con Kostic e Rabiot e un guizzo al lato di Kean, il migliore dei suoi) e anche con un uomo in meno non si è fatto dominare dall’avversario (Pioli ha tolto Pulisic per Kalulu) evitando di esporsi agli attacchi della Juventus.
Quindi l’altro episodio a favore, al 20’ della ripresa, quando il tiro di Locatelli è stato deviato da Krunic ed è diventato imparabile per Mirante, ieri titolare per le defezioni di Maignan e Sportiello. Nel finale dentro il giovane Hujsen e pure il recuperato Chiesa, ma il più pericoloso è stato Vlahovic, a cui Mirante ha negato due volte la gioia del gol (e una a Cambiaso).
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