Roberto D’Aversa perde la testa e pure la panchina, in seguito all’episodio che lo ha visto protagonista nel concitato e immediato post-gara di Lecce-Verona 0-1. L’ormai ex tecnico dei salentini, sollevato in giornata dall’incarico, ha colpito con una testata l’attaccante del Verona Henry, alle spalle, mentre questi battibeccava con alcuni calciatori del Lecce, tra cui Gendrey.
Un gesto minimizzato dall’allenatore nella conferenza post-partita, ma immediatamente condannato dalla società pugliese, che già nella serata di ieri aveva stigmatizzato il comportamento di D’Aversa, licenziato questa mattina.
Il tecnico aveva provato a difendersi dalle accuse, con un post sui social: “Sono venuto a contatto testa a testa con Henry, ma non colpito con una testata, né l’ho ricevuta da lui”. Dichiarazioni che si scontrano con le immagini circolate già da ieri, nelle quali si vede D’Aversa avvicinarsi a Henry girato di spalle e colpirlo con una lieve testata alla nuca.
L’attaccante del Verona, sempre sui social, ha commentato l’accaduto puntando il dito contro D’Aversa: “Una testata non si può mai giustificare, c’era grande tensione, ma quel gesto…”. In mattinata il Lecce ha deciso di esonerare D’Aversa, seguendo l’esempio della Fiorentina, che qualche anno fa cacciò Delio Rossi dopo un alterco e un paio di ceffoni rifilati a Adem Ljajic, suo giocatore.
Il posto di D’Aversa verrà preso da Roberto Semplici o da Luca Gotti, i due papabili candidati alla sostituzione. Non ci sarà una soluzione interna.