Il Napoli ha toppato la prova del nove, fallendo un potenziale assalto alla zona Champions, che rimane piuttosto lontana alla luce dell’1-1 interno col Torino, nell’anticipo del venerdì. I campani rimangono dietro l’Atalanta, al termine di una partita decisamente bloccata, con pochi spunti degni di nota, se non i gol di Kvaratskhelia, che ha aperto le danze intorno al quarto d’ora dalla ripresa e di Sanabria, che tre minuti dopo ha pareggiato i conti con una acrobatica rovesciata in area.
Il Napoli ha provato subito a prendersi il centrocampo, con una manovra ben condotta, ma poco proficua. Buongiorno ha annullato Osimhen, rimasto a secco, mentre Kvaratskhelia è sembrato quasi sui livelli toccati l’anno scorso, creando qualche grattacapo alla difesa granata. Il Torino si è difeso con ordine, provando ad annullare la spinta dei campioni d’Italia e quando il Napoli ha sfondato le linee, ci ha pensato Milinkovic-Savic a fermare Kvaratskhelia, ritrovatosi in area dopo un errore in costruzione di Linetty. Attento anche Meret, che a fine primo tempo si è esaltato sul tiro di Zapata.
Nella ripresa sono arrivati i gol, dopo un tentativo dal limite di Politano e un colpo di testa sul fondo di Zapata. Il Napoli l’ha sbloccata col suo uomo migliore: cross di Mario Rui e zampata sottomisura di Kvaratskhelia. La gioia degli azzurri è durata solo 3’: il neo-entrato Sanabria ha raccolto un pallone vagante in area e in rovesciata l’ha piazzato alle spalle di Meret. Calzona ha provato a dare brio alla manovra con diversi cambi, tra cui Raspadori, ma Milinkovic-Savic si è opposto alla grande prima a Osimhen, in ombra, e poi su Kvaratskhelia.