L’Inter risponde presente e rispedisce la Juventus, che s’era preso il primo posto al 97’ contro il Verona, a -2 dalla vetta. I nerazzurri piegano la resistenza della Roma, arrivata al Meazza piena di assenze, non ultima quella di Spinazzola. Rimane in partita fino al 36’ della ripresa, poi deve arrendersi al gol di Thuram, che vale vittoria e primato in classifica.
Serata da dimenticare per Lukaku, a cui Lautaro e Barella hanno persino negato il saluto pre-gara. L’attaccante è stato fischiato dal primo all’ultimo minuto, a ogni pallone toccato, finendo per non entrare mai in partita, lasciando la Roma senza un punto di riferimento in attacco, contro un’Inter che molto prima del guizzo di Thuram avrebbe meritato il vantaggio. Due traverse colpite dai nerazzurri con Calhanoglu (al 15’ del primo tempo con una conclusione violenta dal limite dell’area) e Carlos Augusto e dominio per buona parte del match.
Solo un paio di parate di Rui Patricio, di cui una di piede su Thuram, e un po’ di imprecisione al tiro di Dimarco e Lautaro, hanno consentito alla Roma di rimanere in partita. A fine primo tempo si conteranno 13 tiri dell’Inter, contro nessuna conclusione dei giallorossi nello specchio della porta. Nella ripresa il copione non è cambiato. Pericoloso Thuram di testa, poi si è vista la Roma, con Cristante, che ha impegnato Sommer, nell’unica vera parata della partita. Quindi il gol di Thuram, su assist di Dimarco, e un nuovo legno colpito dall’Inter, al 90’, con Carlos Augusto che timbra la traversa. A Inzaghi va bene lo stesso per riappropriarsi del primo posto, a quota 25 punti, 11 in più della Roma.