Rudi Garcia ha lasciato Napoli per dirigersi a Nizza dove vivono la compagna e la figlioletta appena nata. Non ritornerà più all’ombra del Vesuvio, se non da avversario, magari tra qualche anno. Il tecnico francese attende soltanto l’annuncio del suo esonero, ma il destino è segnato già da ieri pomeriggio, quando il Napoli ha incassato la sconfitta più pesante della stagione, in casa contro l’Empoli, passato al 91’ con un gol di Kovalenko.
Si dice che l’esonero sia arrivato già a fine primo tempo, quando De Laurentiis, furioso, è sceso negli spogliatoi e davanti a tutta la squadra avrebbe criticato aspramente Garcia, poi sommerso dai fischi dei tifosi partenopei all’uscita dal campo. Il Napoli saluta Garcia, dunque, ma non ha ancora scelto il sostituto. I profili candidabili sono pochi.
In pole c’è Igor Tudor. Il croato era già stato accostato alla panchina del Napoli dopo il deludente inizio di stagione, poi De Laurentiis scelse di continuare con Garcia. Reduce dall’esperienza al Marsiglia, una delle ex squadre di Garcia, tra l’altro, Tudor – che bene ha fatto all’Udinese e al Verona – ha già ricevuto una buona offerta dal patron azzurro e dovrà sciogliere le riserve sul contratto di 7 mesi presentatogli da De Laurentiis, con rinnovo fino al 2025 al raggiungimento di determinati obiettivi.
Da escludere Antonio Conte, che ha rifiutato di trasferirsi in corsa, rimangono vive le candidature di Walter Mazzarri, già in passato tecnico del Napoli, e di Fabio Cannavaro, che in Italia ha allenato per pochi mesi e con scarsi risultati il Benevento, poi retrocesso in C. Ieri l’ex difensore era al Maradona ad assistere alla partita con l’Empoli.