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Serie A, un Bologna in formato europeo

Nel segno di Sinisa (ieri ricorreva il primo anniversario della sua scomparsa), ma anche di Thiago Motta. Il Bologna vola al 4° posto abbattendo la Roma, che per quella posizione di classifica (e anche per qualcosa di meglio) è stata costruita. Finisce al tappeto Mourinho, da cui Thiago Motta, eroe del triplete nerazzurro nel 2010, ha tratto ispirazione. L’allievo supera il maestro, in scioltezza.
Il Bologna ha mostrato tutti i suoi punti di forza, tanta intensità in mezzo al campo, determinazione e agonismo allo stato puro. Al 37’ del primo tempo ha sbloccato l’incontro con Moro, armato alla conclusione da Ndoye. Il raddoppio è maturato a inizio ripresa, complice l’autorete di Kristensen, che si è trovato nella traiettoria del tiro-cross di Ferguson. Non ha segnato Zirkzee, ma l’attaccante è sempre stato nel vivo del gioco e ha fatto partire l’azione del 2-0.
La vittoria contro la Roma, che vale un incredibile aggancio alla zona Champions, è frutto di un centrocampo muscolare, ma con grande qualità: Moro, protagonista a sorpresa, Freuler e l’ormai certezza assoluta Ferguson, spingono la squadra verso obiettivi alla portata, ma neppure immaginabili a inizio stagione. La difesa soffre il giusto, Beukema è sempre più leader, tanto in marcatura quanto in fase di impostazione.
La Roma non ha preoccupato più di tanto. Si è vista con un colpo di testa di Belotti, troppo debole per impensierire la difesa felsinea, poi è stata sfiancata dal ritmo impresso dai rossoblù, che hanno trovato in Ndoye uno stantuffo instancabile. Le azioni dei gol sono frutto di schemi studiati e approfonditi in allenamento. Il Bologna gioca a memoria e di questo passo nulla è impossibile.
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