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Serie A, venne il giorno di Lukaku a San Siro

E venne il giorno tanto atteso dai tifosi nerazzurri. Domani, alle 18, l’Inter affronta la Roma guidata in attacco dall’ex beniamino dei sostenitori interisti, quel Romelu Lukaku che sembrava dovesse promettere amore eterno e che poi ha voltato la faccia all’Inter, provando per quasi tutta l’estate a raggiungere Massimiliano Allegri a Torino, sponda bianconera. Quindi, subito lo smacco da Giuntoli e soci, si è trasferito alla Roma dell’altro ex di giornata, Jose Mourinho, lui sì amato e ancora ricordato con i lacrimoni agli occhi dai tifosi dell’Inter.
Tifosi che avrebbero voluto accogliere Lukaku con il suono frastornante di 70mila fischietti. Non è stato possibile, per una decisione imposta dall’esterno e accolta malissimo dalla Curva Nord, che in un comunicato ha parlato di abuso di potere e di legge non uguale per tutti, riferendosi a un precedente accaduto a Firenze.
Dal canto suo Lukaku non sembra affatto scalfito dal clima che lo accoglierà al Meazza. Avrebbe già annunciato che in caso di gol alla sua ex squadra festeggerà come ha sempre fatto: mano alla testa, in segno di saluto militare, e dito indice della mano sinistra a voler zittire fischi e contestazioni. Lo squalificato Mourinho, invece, non si accomoderà in tribuna, ma seguirà la partita dal pullman della squadra.
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