Belgio e Israele nel mirino dell’Italia di Luciano Spalletti. Due gare interne, la prima giovedì all’Olimpico di Roma, la seconda a Udine, lunedì prossimo, per blindare il primo posto nel gruppo 2 di Nations League, dopo la splendida affermazione in Francia.
“Dobbiamo dare continuità ai risultati, sfruttare bene queste partite serve anche ai club, perché se i calciatori fanno bene in Nazionale, faranno sicuramente bene anche nelle loro squadre”, ha spiegato Luciano Spalletti in conferenza, dando inizio al ritiro a Coverciano.
Tra i convocati spiccano le prime volte del bianconero Di Gregorio, portiere meno battuto della Serie A, del milanista Gabbia, ma anche dei giovani Maldini (Monza) e Pisilli (Roma). Sarà l’occasione, quindi, per vedere all’opera volti nuovi e mettere in pratica qualcosa di mai provato prima, sperimentando in vista delle qualificazioni ai prossimi campionati mondiali.
“Daniel Maldini ha fisico e corsa, sa giocare bene anche se ogni tanto si assenta. Pisilli è un bel centrocampista, è bifasico, nelle partitine segna tanto, ha energia e merita di essere qui con noi”, ha proseguito Spalletti, che dovrebbe puntare forte sul 3-4-2-1, con Zaccagni e Chiesa meno decentrati e Retegui in rampa di lancio dopo la tripletta in Atalanta-Genoa.
Il commissario tecnico è stato anche chiamato in causa sulla polemica che serpeggia nell’ultimo periodo, lanciata da Rodri a suo tempo, poi vittima di un grave infortunio, come molti altri suoi colleghi, forse a causa dei troppi impegni ravvicinati di un calendario sempre più fitto e concentrato: “Sono cose che succedono, molte volte gli infortuni capitano quando c’è molta pressione mentale, non dalla fatica muscolare. Forse si potrebbe discutere sul fatto che ci sono squadre meno attrezzate, ma ogni squadra ha 25 calciatori e si può giocare frequentemente. Per me le partite non sono troppe, ma bisogna avere il coraggio di far giocare tutti”, ha commentato Spalletti.