Javier Zanetti, vicepresidente dell’Inter, è tornato a parlare dello scudetto vinto dai nerazzurri e del futuro della squadra.
L’ex capitano dell’Inter, inizialmente, ha fatto i complimenti alla squadra e a Simone Inzaghi, che ha saputo tirare fuori il meglio da tutti.
“Resta soprattutto la felicità dei tifosi, poi il percorso fatto. Credo che Simone con i giocatori e lo staff abbiano fatto un grandissimo lavoro, consapevoli che la squadra fosse forte ma che dovesse anche dimostrarlo. C’è stato un momento di difficoltà in cui i risultati non arrivavano, poi nella scorsa stagione il fatto di essere arrivati in finale di Champions era un grande traguardo. Quella partita ci ha lasciato grande rammarico perché la potevamo vincere, ma anche la consapevolezza di poter fare qualcosa di importante. Inzaghi ha portato tantissimo all’ Inter. Ha dato serenità e la consapevolezza di essere una squadra forte. È uno che si impegna tanto e i ragazzi lo hanno sempre seguito in tutto”.
Poi si è soffermato su tre giocatori fondamentali per la conquista della seconda stella, Calhanoglu, Thuram e Lautaro. Sull’argentino, Zanetti ha parlato anche del suo futuro.
“Calhanoglu ha accettato questo nuovo ruolo, il mister gli ha dato fiducia e si è sentito grande protagonista. Thuram ha avuto anche un infortunio al ginocchio, noi gli abbiamo dato grande fiducia e poi è stato determinante. Lautaro è contento, l’Inter è la sua famiglia. È un grande capitano ed è felice. Quando Milito lavorava nel Racing mi diceva sempre che era forte, aveva 18 anni. Un giorno dopo una tripletta rispose che era contento per la prestazione, se ne vedono pochi di ragazzi di 18 anni che rispondono così. Pensavamo che andasse all’Atletico Madrid, poi ci hanno detto che erano sorti problemi e se volevamo parlarne, noi abbiamo detto ‘subito’. Da lì Ausilio è andato in Argentina e ora è da sei anni che è con noi. Si può stare tranquilli, sarà ancora il capitano dell’Inter nella prossima stagione. Il sogno è quello di poter alzare un’altra Champions da dirigente”.