L’Inter ha battuto due colpi e ha ipotecato la semifinale di Champions League, grazie al prezioso 2-0 rifilato al Benfica, allo stadio Da Luz di Lisbona, al termine di una prova di forza che da tempo mancava agli uomini di Simone Inzaghi.
Il tecnico, messo alla berlina e sulla via dell’esonero, ha ripreso in mano le redini della squadra nerazzurra, che ha sfoderato una delle migliori prestazioni stagionali con tanto di vittoria per 2-0 in trasferta, che consentirà, nella gara di ritorno, di amministrare energie e risultato in vista delle final four di Champions League.
L’obiettivo è più che mai alla portata, soprattutto dopo la prova al limite della perfezione offerta dai nerazzurri, che hanno proposto un Bastoni in versione Modric, un Barella sui livelli toccati nei momenti migliori della sua carriera e un Dumfries imprendibile sulla destra. Le risposte dei calciatori apparsi più in difficoltà, compreso Lukaku che ha blindato la vittoria con il rigore del 2-0, sono state più che buone, contro un avversario sicuramente inferiore rispetto a Manchester City e Bayern Monaco che, in contemporanea, si sfidavano a Manchester.
L’Inter si è svegliata, dunque. E la notizia è che non ha subito gol, come sta accadendo spesso in campionato, anche contro avversari poco quotati. È mancato all’appello soltanto il guizzo di Lautaro, che sta provando a ritornare sui livelli toccati prima del Mondiale. L’attaccante argentino, infatti, è stata l’unica nota dolente della serata di gloria in Portogallo. Lo stesso dicasi di Dzeko, pure lui piuttosto in ombra nell’ultimo periodo.