Questa domenica il match tra il Qatar e l’Ecuador di Gustavo Alfaro aprirà ufficialmente la ventiduesima edizione dei Mondiali di calcio. Per vedere le prime big scendere in campo bisognerà invece attendere una manciata di ore più tardi, quando sia l’Inghilterra che l’Olanda debutteranno rispettivamente contro Iran e Senegal. Come d’abitudine, i temi attorno al torneo sono davvero parecchi e ce n’è uno di natura prettamente geografica che merita di essere approfondito e analizzato. Le ultime edizione della Coppa del Mondo sono state vinte e marchiate da squadre europee (Italia, Spagna, Germania, Francia in sequenza). L’ultimo successo di una formazione sudamericana risale al 2002, ovvero vent’anni fa quando il Brasile vinse il Mundial disputato in Giappone e Corea del Sud. L’imminente edizione, proprio come quella di allora, si disputa in Asia. Certo, da tutt’altra parte rispetto a quella tenutasi nell’Estremo Oriente, però il continente è il medesimo. Che sia di buon auspicio?
Per decenni il massimo torneo per nazionali è stato fortemente territoriale. Dal 1930 al 2006 abbiamo avuto una dinamica ripetitiva e lampante. Quando i Mondiali si giocavano in Europa, li vinceva un’europea, mentre se andavano in scena in un altro continente, allora trionfava una sudamericana. La regola ha avuto solamente due eccezioni nel 1958, quando il Brasile di Vincente Feola si impose in Svezia e la Germania di Low schiantò in finale l’Argentina di Leo Messi nel mondiale brasiliano nel 2014. Dando per scontato che anche in questa contraddittoria edizione sarà l’Europa o il Sudamerica a vincere, la domanda è se il predominio del Vecchio Continente è destinato a proseguire. Non è un mistero che i bookmakers indichino Brasile e Argentina quali principali favorite per il successo finale; ma sappiamo bene come nel calcio non vi sia mai nulla di scontato e la concorrenza di Francia, Germania, Spagna e Inghilterra sia particolarmente agguerrita. La risposta al quesito arriverà solamente il 18 dicembre, giorno della finale presso lo stadio Losail.