Polonia-Arabia Saudita, ore 14: Le due nazionali arrivano all’appuntamento con il morale decisamente differente. La Polonia di Michniewicz non è andata oltre lo 0 a 0 contro il Messico, sprecando peraltro il match-point con Robert Lewandowski dagli undici metri (Ochoa ha detto no). I figli del deserto, invece, sono riusciti a frantumare la resistenza dell’ Argentina di Scaloni, grazie alle reti nella ripresa di Al Shehri e Al Dawsari. Un successo garantirebbe all’Arabia Saudita del francese Renard (già campione d’Africa con Zambia nel 2012 e Costa d’Avorio tre anni più tardi), il passaggio del turno agli ottavi di finale, un risultato storico per una Nazionale non abituata a certi palcoscenici. L’unico precedente tra le due squadre risale all’amichevole nel 2006, quando la squadra le aquile biancorosse schiantarono per 1 a 2 gli asiatici.
Argentina-Messico, ore 20: appuntamento cruciale per le due nazionali americane. L’Albiceleste dopo esser passata in vantaggio con il rigore trasformato da Leo Messi è stata travolta dalla furia agonistica dell’Arabia Saudita e ha visto interrompere il record di imbattibilità dopo trentasei risultati. L’Argentina, inoltre, non perdeva una gara d’esordio dei Mondiali dal lontano 1990, in quell’occasione fu il grande Camerun a sbarrare la strada, rovinando la partita inaugurale disputata a San Siro. Il Messico, invece, non è mai riuscito a superare l’Albiceleste nel massimo torneo internazionale ed ecco che la partita di questa sera delineerà una volta per tutte le ambizioni della banda di Martino, nonchè ex commissario tecnico dell’Argentina. Tanti i precedenti tra le due squadre; il più recente nel 2019, quando la nazionale di Scaloni si impose per 4 a 0 sulla Tricolor.