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Simone Pafundi, il ragazzo d’oro lanciato da Mancini

L’Italia del pallone è appena stata subissata da un’ondata di nostalgia: i Mondiali in Qatar stanno per cominciare e gli Azzurri campioni d’Europa non vi parteciperanno. Per la seconda volta consecutiva dopo Russia 2018. Le amichevoli che si stanno svolgendo in questa settimana poi, non aiutano a digerire l’assenza, anzi, ma rappresentano comunque un’occasione per provare volti nuovi da aggregare alla prima squadra guidata da Roberto Mancini. Uno di questi, è Simone Pafundi, trequartista classe 2006 che durante il friendly match di ieri sera tra Albania e Italia, ha esordito con la maglia della Nazionale maggiore, dopo aver vestito per cinque volte quella dell’Under 17 collezionando quattro reti. Sono bastati solamente i minuti raccolti nel campionato Primavera con la maglia dell’Udinese per convincere Mancini e lo staff azzurro: Pafundi durante questa stagione, non ha ancora disputato un minuto in Serie A. L’esordio comunque, è arrivato lo scorso 20 maggio contro la Salernitana.

CHI è SIMONE PAFUNDI
Nato a Monfalcone nel 2006, è un prodotto della Scuola Calcio dell’Udinese. Alto poco meno di 1,70, Pafundi è il classico fantasista brevilineo, rapido nello stretto che fa dei cambi di direzione il suo punto di forza maggiore in fase di possesso. Il baricentro basso e un’eccellente tecnica individuale fanno chiaramente la differenza in questo tipo di dribbling. Conduzione sicura anche nel traffico, riesce spesso a liberarsi dalla pressione sfruttando il cambio di direzione con l’esterno sinistro.
Mancino puro, ama svariare sulla trequarti partendo da destra, cercando spesso il cambio di gioco sulla sinistra. Chiede spessp il fraseggio corto con i compagni, soprattutto con il riferimento offensivo centrale cerca il gioco a due per liberarsi dalla pressione avversaria. Nell’ultimo terzo di campo risulta spesso decisivo, con giocate verticali a volte forzate, ma che tengono sotto pressione la difesa avversaria. Pecca in fase di finalizzazione, ma è un elemento ampiamente migliorabile considerando la giovane età. Il tiro a giro dal vertice dell’area è sicuramente il tipo di conclusione che privilegia.
Mostra già una personalità non indifferente, cercando il pallone anche in zone delicate del campo e in momenti della partita complicati. Nella formazione Primavera dell’Udinese, batte tutti i calci piazzati.

Pafundi è il terzo giocatore più giovane a esordire con l’Italia,dopo Rodolfo Gavinelli nel 1911 e Renzo De Vecchi nel 1910.

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