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Argentina-Francia, sfida generazionale per la leggenda

La notte delle stelle. Trascinate dei propri i fenomeni entrambe le squadre vogliono cucirsi la terza stella sul petto. La 22ª edizione dei Mondiali sta per concludersi con una delle sfide potenzialmente più avvincenti di sempre: sarà Messi o Mbappé? La trasposizione contemporanea di Maradona o Pelé? Entrambe le nazionali non ci sono mai scontrate nell’ultimo atto. L’Argentina proverà a detronizzare i campioni in carica della Francia, che invece stanno ripercorrendo le orme dell’Italia di Vittorio Pozzo (bis nel 1934 e nel 1938), o del Brasile di O Rei Pelé (trionfatrice nel ’58 e ’62). Qatar 2022 non poteva chiedere una finale migliore di questa: un epilogo da cinema con il duello generazionale tra le due leggende del calcio moderno.

IL CAMMINO

La Pulce, a 35 anni suonati, ha l’occasione di riportare l’Argentina sul tetto del mondo a distanza di 36 anni dall’ultima volta e cancellare il doloroso ricordo della finale 2014, quella del clamoroso errore di Higuain e del gol di Gotze nei supplementari che regalò la vittoria alla Germania. Anche se prima dell’ascesa inarrestabile alla finale, l’Argentina era partita con la sconfitta con l’Arabia Saudita (1-2) all’esordio. Acqua passata, perché il cambio di modulo e l’inserimento di tre giocatori chiave (Fernandez, Mac Allister e Alvarez), insieme alle prodezze di Messi, si sono rivelati determinanti per superare gli ostacoli Messico, Polonia, Australia, Olanda e Croazia. La Francia invece finora ha sempre chiuso le partite nei novanta regolamentari. La corazzata di Didier Deschamps ha dato sempre la sensazione di poter accendere e spegnere la luce a proprio piacimento. Mbappé, cinque reti come Messi – a proposito, a Lusail c’è in ballo anche il titolo di capocannoniere – è solo la classica ciliegina sulla torta. Perché oltre a lui, devastante con le sue accelerazioni, Deschamps ho sempre potuto contare sulla grande qualità dei singoli: i gol di Giroud, lo spirito di sacrificio di Griezmann, le avventure di Theo Hernandez. Nel girone la Francia ha chiuso i conti dopo le prime due partite e ha perso con la Tunisia (sconfitta e indolore visto la qualificazione in tasca). Senza storia l’ottavo con la Polonia (3-1), più complicato il quarto con l’Inghilterra (1-2), sudato il successo in semifinale con il Marocco (2-0).

I PRECEDENTI

Le due finaliste di Qatar 2022 si troveranno di fronte per la tredicesima 13ª volta nella loro storia, ma solo in tre occasioni l’hanno fatto in un Mondiale. Il bilancio vede davanti l’Argentina, che ha battuto ben sei volte la nazionale transalpina, rimediando al tempo stesso tre sconfitte. Sono solamente tre, invece, i pareggi. Lontanissimo il precedente del 1930, la prima edizione dei campionati del mondo in Uruguay: la spuntò la selezione albiceleste 1-0. L’Argentina ebbe la meglio anche nel 1978, battendo 2-1 i francesi nel Mondiale casalingo, poi vinto in finale sull’Olanda. Più recente l’ultimo testa a testa in una rassegna iridata: l’ottavo di finale di Russia 2018, vinto 4-3 dalla Francia anche grazie alla doppietta di uno scatenato Mbappé. Scaloni pensa di riproporre il 4-4-2 visto con la Croazia. Tornano a disposizione Acuna e Montiel, squalificati in semifinale, ma i due terzini dovrebbero essere Molina e Tagliafico. Ancora panchina per Di Maria: davanti sarà confermata la coppia Messi-Alvarez. Unico infortunato il Papu Gomez, alle prese con un problema alla caviglia. Dall’altro lato, c’è grande apprensione per il cosiddetto “virus del cammello”. Rabiot e Upamecano non hanno potuto giocare la semifinale per via dell’influenza che avrebbe colpito anche Coman, Varane e Konaté. Da verificare le condizioni di Tchouaméni e Theo Hernandez, usciti malconci dalla sfida con il Marocco. Nel caso in cui non dovesse farcela Varane, verrà sostituito da uno tra Disasi e Pavard.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ARGENTINA (4-3-3): E. Martinez; Molina, Otamendi, Romero, Tagliafico; De Paul, E. Fernandez, Mac Allister; Di Maria, Alvarez, Messi. Ct. Scaloni.

FRANCIA (4-2-3-1): Lloris; Koundé, Varane, Upamecano, T. Hernandez; Tchouameni, Rabiot; Dembelé, Griezmann, Mbappé; Giroud. Ct. Deschamps.

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