Il peggio sembra passato ma Edoardo Bove ha fatto temere il peggio nel corso di Fiorentina-Inter, accasciandosi sul rettangolo di gioco privo di sensi al 17′: “Saranno gli accertamenti futuri a darci un indirizzo sulla salute di Bove e poi sull’eventuale della prosecuzione dell’attività agonistica”, ha commentato l’ex medico della Nazione, il professor Enrico Castellacci, ospite di Radio Anch’io Sport.
Castellacci: “Senza diagnosi non si può valutare il futuro agonistico di Bove”
“Senza diagnosi non si può valutare il futuro agonistico di Edoardo. Non sarei pessimista, aspetterei con serenità gli accertamenti che verranno fatti nel prossimo futuro e poi vedere quali sono le possibilità”, ha aggiunto Castellacci. Poi ha spiegato: “Le prime 24-48 ore servono a chiarire le ipotesi più recenti. Se ci sono cause pregresse di tipo cardiovascolare e neurologico, ci vorrà qualche altro giorno per indagini approfondite”.
Castellacci: “Anche gli amatoriali si dovrebbero sottoporre a una visita di idoneità”
Castellacci ha concluso: “Sono felice che da noi ci siano delle procedure così rigide e così marcate, che fanno dell’Italia uno dei Paesi all’avanguardia sulla salute dei ragazzi. La rete di protezione esiste, ma ci deve essere una sensibilità maggiore da parte di tutti. Anche gli amatoriali si dovrebbero sottoporre a una visita d’idoneità, che io definisco un passaporto per la vita. Si tratta dell’unica visita che ti permette di fare uno screening iniziale che può salvare tante persone. In Italia siamo molto rigidi, mentre in altri paesi ci sono visite molto più superficiali, in alcuni paesi neanche esiste e si dà solo la responsabilità al calciatore. Sono convinto che si abbia ragione in Italia, anche se salvi una sola persona, è una vita salvata ed è troppo importante”.