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Il Bologna non vince, Sinisa Mihajlovic rischia l’esonero

Sinisa Mihajlovic è a rischio esonero. Ma l’eventuale licenziamento non sembra essere così imminente, come invece era circolato nella tarda serata di ieri e in mattinata. L’allenatore serbo rimane alla guida dei felsinei, ma la fiducia riposta dalla società sul suo operato è quasi terminata. Tre punti nelle prime cinque giornate, frutto di tre pareggi e due sconfitte. Ancora nessuna vittoria all’attivo, nonostante il momento magico di Arnautovic, attuale capocannoniere del campionato con 5 segnature.Mihajlovic rischia il posto, il suo futuro è legato alle prossime due partite, entrambe al Dall’Ara: la prima in programma domenica contro la Fiorentina, la seconda sabato 17 settembre contro l’Empoli. Chiaramente se dovesse perdere contro i viola, in un match particolarmente sentito dalle due tifoserie, la possibilità di riscattarsi con l’Empoli verrebbe meno. Inoltre sono da considerare le condizioni di salute di Mihajlovic, dal 2019 – dallo stesso anno allena il Bologna – è alle prese con una forma aggressiva di leucemia, sconfitta e poi ripresentatasi qualche mese fa, tanto da costringerlo a saltare la preparazione estiva per curarsi all’ospedale Santa Orsola di Bologna. Sin dai primi giorni di cure, il tecnico ha sempre dichiarato di voler essere trattato da professionista e non da malato. Finora ha meritato la riconferma, portando il Bologna al raggiungimento di salvezze tranquille. Quest’anno, anche complici le partenze pesanti dei vari Hickey, Theathe e Svanberg, e qualche episodio sfortunato di troppo, come l’autorete di Schouten di ieri pomeriggio al Picco di La Spezia, l’inizio del Bologna è stato pesantemente negativo. C’è tutto il tempo per rimettere in piedi la stagione, ma sarà Mihajlovic a farlo o il suo sostituto? Nel frattempo per la successione si fanno i nomi di Paulo Sousa, presente a San Siro per Milan-Bologna, il veterano Claudio Ranieri, più De Zerbi e Thiago Motta.
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