Gian Piero Ventrone, il preparatore atletico, se ne è andato all’improvviso: aveva 62 anni, una leucemia fulminante se l’è portato via ieri mattina, a Napoli, la sua città di nascita. Martedì sera era arrivato all’ospedale Fatebenefratelli di Napoli in coma. Qualche giorno prima aveva scoperto di essere affetto da leucemia mieloide acuta. Non sono bastate le cure dei medici, Ventrone è spirato ieri mattina, dopo essere stato messo in ventilazione meccanica. I funerali si terranno domenica, alle ore 15, nella sua Napoli.
Ventrone è stato il preparatore atletico per eccellenza, fautore dei trionfi della Juventus di Marcello Lippi, che lo volle con sé nella Nazionale che vinse il Mondiale nel 2006 in Germania. Negli ultimi anni lavorava nello staff tecnico di Antonio Conte, che raggiunto dalla notizia della morte di Ventrone ha immediatamente annullato la conferenza stampa, piombando nella disperazione assoluta.
Alla Juventus ha lavorato dal 1994 al 1999, avviando l’epoca d’oro dei bianconeri, che hanno vinto praticamente tutto dal 1995 al 1997, in Italia e in Europa. Poi il ritorno nel 2001, quando sulla panchina della Juventus è tornato Lippi: altri due scudetti vinti nel 2002 e nel 2003, quindi l’addio definitivo nel 2004, per approdare con Lippi in Nazionale.
L’incontro con Antonio Conte è avvenuto dopo le esperienze all’Ajaccio (da vice-allenatore), al Catania e l’avventura cinese, prima al Jiangsu Suning (con Fabio Capello allenatore) e poi al Guangzhou Evergrande. In Inghilterra era sbarcato nel 2021, chiamato da Conte per accompagnarlo al Tottenham. Gli Spurs si sono detti “devastati”. “Mancherà molto a tutti nel club e i nostri pensieri sono per la sua famiglia e i suoi amici”, si legge nel tweet pubblicato dal Tottenham, subito dopo la notizia della scomparsa di Ventrone.
Anche la Juventus ha voluto omaggiare Ventrone: “Se né andato uno dei nomi storici della Juve a cavallo dei due secoli. Si prese cura di una Juve che ha vinto tutto, in Italia e in Europa”, si legge nel messaggio pubblicato dal club.