ll diavolo è tornato. Troppo tardi per puntare lo scudetto, ma perfettamente in tempo per chiudere la stagione in piena zona Champions. Il Milan ha regolato anche la pratica Atalanta senza subire gol. Ha riabbracciato, in una sera sola, sia Maignan che Ibrahimovic, agguantando l’Inter al secondo posto in classifica.
Sorride Pioli, che si è buttato alle spalle la crisi in cui il Milan era piombato, abbandonando il sogno di un bis scudetto. Il Napoli è troppo distante per poterlo impensierire, meglio convogliare tutte le energie sul miglior piazzamento possibile in campionato e sul passaggio del turno in Champions League. Si temeva il tracollo contro il Tottenham, invece il primo atto se lo sono aggiudicati i rossoneri, attesi dalla sfida di ritorno.
C’è ancora qualche dettaglio da smussare, come il contributo di Leao da spalmare su tutti i 90 minuti di gioco. Il portoghese si è divorato il raddoppio nel primo tempo, in cui è sembrato nervoso al punto tale da meritarsi un giallo. Ma nel finale ha servito a Messias l’assist per il 2-0 che ha chiuso l’incontro dopo lo sfortunato autogol di Musso sul tiro di Theo Hernandez, pure lui tornato quasi sui livelli abituali.
Le buone notizie sono arrivate da Maignan, titolare dopo 3 mesi di assenza per infortunio e da Ibrahimovic, che ai box ci è rimasto 9 mesi dopo l’operazione al ginocchio: a 41 anni può ancora dire la sua nel rush finale della stagione. Continua a dare sicurezza, infine, il nuovo modulo adottato da Pioli. La difesa a tre, con l’inserimento di Thiaw, trasformatosi da oggetto misterioso ad ennesimo acquisto azzeccato dalla coppia Maldini-Massara, ha dato sicurezza al reparto arretrato, migliorando anche le prestazioni di Tomori e Kalulu che erano in affanno fino a 4 partite fa.