Il Bologna ha già cambiato allenatore, l’Inter potrebbe farlo a breve se Simone Inzaghi non dovesse dare una scossa alla stagione dei nerazzurri, iniziata con tre sconfitte nei tre match più impegnativi finora affrontati.
L’Inter ha ceduto di schianto alla Lazio (3-1), ha perso il derby col Milan (3-2) e non ha mai impensierito il Bayern Monaco nel primo confronto di Champions League, disputato al Meazza e terminato con un netto 2-0 per i forti tedeschi.
Due sconfitte consecutive, tre in totale, in sole sei partite tra campionato e Coppa: qualcosa non va e se ne è reso conto pure la dirigenza nerazzurra, che avrebbe messo in dubbio il futuro di Simone Inzaghi, il cui destino sarebbe legato alle prossime tre gare contro Torino e Udinese in campionato e Viktoria Plzen in Champions League.
L’eventuale esonero da un lato farebbe terminare in anticipo un progetto iniziato con le vittorie di Coppa Italia e Supercoppa Italiana; rimane la beffa per uno Scudetto, sicuramente alla portata, perso nel duello dello scorso anno vinto dal Milan, ma finora Inzaghi ha comunque raggiunto alcuni degli obiettivi prefissati.
Inoltre, dal punto di vista economico l’esonero di Inzaghi potrebbe essere un ulteriore bagno di sangue per una proprietà già in affanno economicamente: l’allenatore ha un contratto in scadenza il 30 giugno del 2024 e percepisce 4 milioni di euro di stipendio. Per risparmiare, Zhang avrebbe bisogno delle dimissioni di Inzaghi: ipotesi assolutamente remota, dal momento che, l’allenatore sente ancora di avere il totale controllo della squadra.
Intanto sono venuti fuori i nomi dei papabili sostituti. Thiago Motta era il preferito, ma si è accasato al Bologna. Rimangono Roberto De Zerbi, Claudio Ranieri, oltre a Walter Mazzarri. L’ipotesi più affascinante porta a Dejan Stankovic, che due settimane fa si è dimesso dalla Stella Rossa e accetterebbe di corsa di allenare l’Inter.