La Juventus si rifà il look in ambito societario: il 26 dicembre verranno comunicati i nomi dei componenti del nuovo Consiglio di Amministrazione. Ad oggi si sa per certo che il nuovo presidente sarà Gianluca Ferrero e che Maurizio Scanavino ricoprirà il ruolo di amministratore delegato, dopo aver ricoperto quello di direttore generale.
Mancano almeno altre 4-5 figure che andranno a comporre il nuovo CdA bianconero, dopo il terremoto che ha portato alle dimissioni del presidente Agnelli e degli altri membri del vecchio CdA, tra cui Nedved e Arrivabene. Il Consiglio di Amministrazione sarà composto soprattutto da giuristi e avvocati e si insedierà il prossimo 18 gennaio, mentre il 27 dicembre si terrà l’assemblea degli azionisti che avranno il compito di approvare il bilancio e di anticipare le prossime mosse, soprattutto in vista del processo.
A generare maggiori grattacapi, più che la questione plusvalenze, che non ha portato a provvedimenti sul fronte della giustizia sportiva e ordinaria, è la manovra stipendi, con la dilazione effettuata durante il Covid che non fu comunicata alla Consob. Cosa rischia la Juventus? Ad oggi nulla è ufficiale, c’è un processo da affrontare. Difficile, se non impossibile prevedere una retrocessione in B, più probabile l’erogazione di multe a club e sanzioni e squalifiche ai calciatori e ai procuratori invischiati nell’inchiesta, oltre a una importante penalizzazione in classifica per la Juventus, nel prossimo campionato di Serie A.
L’udienza preliminare non sarà fissata prima di febbraio, UEFA e giustizia sportiva non potranno intervenire con sanzioni e squalifiche senza prima attendere l’esito del processo ordinario, che dovrebbe terminare entro il mese di maggio 2023.