Lasciando inalterato l’ordine degli addendi il risultato cambia. La Juventus, rinnovata solo sulle corsie esterne con Weah e soprattutto Cambiaso già in forma smagliante (tanto da relegare Kostic in panchina), ha risposto presente agli scatti di Napoli e Inter, travolgendo l’Udinese con tre squilli degni di nota, mostrando Chiesa e Vlahovic affiatati e straordinariamente determinati e il solito Rabiot, già padrone del centrocampo bianconero.
Sorride Allegri: il suo 3-5-2 ha convinto in un match non particolarmente semplice da affrontare, soprattutto per le scorie lasciate in eredità dalla scorsa stagione e dal forfait alle coppe europee per l’inchiesta stipendi.
Buona la prima, dunque, senza rivoluzionare assetto tattico e interpreti, ma migliorando l’atteggiamento, più votato all’attacco rispetto a quello remissivo e attendista che aveva caratterizzato diverse prestazioni dello scorso campionato e fatto storcere il muso ad alcuni big della squadra, tra cui Federico Chiesa, ieri subito a segno, imitato da Vlahovic (gol dal dischetto) e poi da Rabiot nella ripresa per il definitivo 3-0 juventino.
C’è pure la Juventus in gara per la vittoria del campionato? Una rondine non fa primavera, ma è normale credere in una riscossa bianconera dopo le ultime deludenti annate. Soprattutto perché, con questo atteggiamento e senza il fardello delle fatiche europee, la Juventus potrà dire davvero la sua.