Prima di tuffarsi nel mercato in entrata, il primo obiettivo di Cristiano Giuntoli, neo-responsabile dell’area tecnica della Juventus, è sfoltire l’organico e racimolare un buon gruzzolo da reinvestire. Diversi gli elementi sul piede di partenza, a partire dai rientranti Arthur, McKennie e Zakaria, che non rientrano nei piani dirigenziali e di Allegri. I tre rappresentano il primo pacchetto di cessioni da effettuare nel giro di qualche settimana, per alleggerire il monte ingaggi. Uno dei tagli più pesanti è Leonardo Bonucci. Il difensore, sempre meno impiegato da Allegri per via di qualche guaio fisico di troppo, parte indietro nelle gerarchie del tecnico livornese, motivo per cui potrebbe tranquillamente partire. La cessione di Bonucci consentirebbe alla Juventus di risparmiare qualcosa come 13 milioni di euro di ingaggio lordo. Il contratto è in scadenza nel 2024, ma l’addio anticipato è più che una suggestione di mercato.
I corteggiatori non mancano al difensore, che non ha alcuna intenzione di andar via dall’Europa per non perdere la possibilità di rientrare tra i possibili convocati di Mancini agli Europei del 2024, ancora tutti da conquistare. Messa da parte l’ipotesi MLS, bocciata l’idea Arabia Saudita, per Bonucci potrebbero aprirsi le porte della Premier League e del Newcastle, che dopo aver soffiato Tonali al Milan, busserebbe volentieri in casa Juve per ingaggiare l’esperto difensore. Ma in partenza è pure Vlahovic, che dal suo arrivo dalla Fiorentina non ha impressionato per prestazioni e realizzazioni, fermato spesso da noie fisiche. Per una buona offerta, da 70 milioni a salire, potrebbe sicuramente partire. Lo stesso dicasi di Chiesa, che non è più intoccabile né per Allegri né per la società.