Cambiano le stagioni, ma non le condizioni di Paul Pogba, uscito malconcio dal match contro l’Empoli. Per fortuna la visita di controllo ha evidenziato soltanto un sovraccarico del muscolo, cancellando il timore di nuove lesioni muscolari, che avrebbero tenuto il francese ai box per almeno 30-40 giorni.
Ma la Juventus può davvero fidarsi di questo Pogba? Finora il suo ritorno a Torino datato la scorsa estate non ha portato i frutti sperati. Praticamente nullo il suo contributo alla causa bianconera l’anno passato, trascorso più in infermeria che in campo, tra malanni al menisco e continui stop per affaticamenti e infortuni muscolari.
A questo punto lo stipendio faraonico di 8 milioni di euro potrebbe essere messo in discussione, con la Juventus che ha già avviato contatti con la procuratrice del calciatore, Rafaele Pimenta. Le possibilità che si possa arrivare a una riduzione dell’ingaggio sono molto basse, ma la dirigenza bianconera vuole comunque provarci.
Dal risparmio per Pogba potrebbero venire fuori le risorse per blindare Rabiot e Chiesa. Il francese ha rinnovato il contratto fino al 2024 solo qualche settimana fa, a 7 milioni di euro netti a stagione, ma le avances dall’estero non si sono affatto interrotte. Il Manchester United, da tempo estimatore del centrocampista, è sempre pronto a strapparlo alla Juventus, anche perché la richiesta di 10 milioni di euro di ingaggio a stagione per rinnovare il contratto, non possono essere, almeno per il momento, accontentate.
L’altra rosa spinosa è Federico Chiesa, in scadenza al 2025. Pure lui ha chiesto un adeguamento del contratto: almeno 1,5-2 milioni di euro in più rispetto ai 5 percepiti attualmente. Il buon inizio di campionato sembra aver messo da parte i dubbi sulla tenuta fisica dell’attaccante nel giro della nazionale, vittima da un grave infortunio al crociato nel gennaio 2022.