I prossimi due mesi saranno molto importanti per la Juventus, chiamata a presentare ricorso
avverso la sentenza della Corte d’Appello della FIGC, per riottenere i 15 punti della penalizzazione comminata per il caso-plusvalenze e a difendersi nel processo Prisma, che vede tra i 12 indagati l’ex presidente Andrea Agnelli, l’ex vice presidente Pavel Nedved e gli ex dirigenti Arrivabene e Paratici.
Il club bianconero ha conosciuto le motivazioni che hanno spinto l’organo giudicante della FIGC a infliggere la pesante sanzione da scontare nel corso dell’attuale campionato. La Juventus ha già annunciato di voler ricorrere al Collegio di Garanzia dello Sport, l’ultimo grado di giudizio in ambito sportivo.
Se non dovessero essere accolte le istanze dei legali della società bianconera, questa potrà rivolgersi al Tar del Lazio e in secondo appello al Consiglio di Stato. L’obiettivo della Juventus è di vincere la partita già dal prossimo grado di giudizio senza scomodare Tribunali ordinari.
Intanto la Procura Federale sta mettendo al setaccio incartamenti e bilanci per risalire a eventuali manovre illegali sul pagamento degli stipendi in epoca Covid e sulle collaborazioni avute con altri club sempre sul fronte plusvalenze.
Le indagini della Procura Federale sul filone stipendi e sulle collaborazioni sospette dovrebbero esaurirsi entro il 10 marzo 2023, quindi se non ci sarà l’archiviazione del caso (ipotesi piuttosto remota) gli indiziati avranno 15 giorni di tempo per presentare le proprie memorie difensive.
Il 27 marzo, invece, è in programma l’udienza preliminare per l’inchiesta Prisma che vede parte interessata la Juventus e i suoi conti. In quell’occasione verrà stabilito se si andrà o meno a processo.
Le sentenze potrebbero arrivare soltanto a campionato concluso o in concomitanza con le ultime giornate della stagione in corso, rischiando così di ribaltare classifiche ed eventuali qualificazioni alle Coppe Europee, creando un caos generale che ingloberebbe non solo la Juventus, ma diverse altre squadre del massimo campionato italiano.