Pazza idea Juventus: e se tornasse Antonio Conte? Le voci di un possibile, ma al momento complicatissimo ritorno del tecnico salentino sulla panchina bianconera, hanno fatto sognare i tifosi juventini ormai in rotta con Max Allegri, sfiduciati per la terza stagione incolore di fila che s’appresta a vivere la squadra, distante dalle prime della classe in campionato e con un piede e mezzo già fuori dalla Champions League. Conte allenerà il Tottenham fino al 30 giugno 2023, poi si svincolerà e potrà accordarsi con qualsiasi club, strappando l’ennesimo contratto milionario della sua carriera. Ad oggi il ritorno a Torino è quasi impossibile, non fosse altro per l’addio al vetriolo di 7 anni fa, quando lasciò la Juventus perché non convinto dalla campagna di rafforzamento, litigando con Andrea Agnelli, alla vigilia di un campionato, poi, vinto facilmente dalla squadra allenata da Allegri, che sfiorò pure la vittoria della Champions League, battuta in finale dal Barcellona di Messi, Xavi e Iniesta. Prima di ipotizzare un ritorno in bianconero c’è da fare i conti, dunque, con la necessità di ricucire lo strappo con Agnelli e con le possibilità economiche della società che, per liberarsi di Allegri dovrebbe pagare una corposa buonuscita al tecnico livornese o continuare a versargli 7 milioni di euro per altre due stagioni. Inoltre Conte difficilmente accetterebbe di firmare un accordo a cifre inferiori di quelle percepite attualmente da Allegri. La Juventus, dunque, si ritroverebbe a pagare due allenatori che costerebbero quanto un top player. Uno di quelli che non potrebbe riuscire ad acquistare senza sacrifici alla De Ligt. ll ritorno del salentino nella Torino bianconera, dunque, è decisamente utopia. Così come immaginare Conte sulla panchina dell’Inter, considerate le difficoltà economiche degli Zhang, che hanno messo in vendita la società per pagare il debito con Oaktree.