Il rinvio di Bologna-Milan è ufficiale dal primo pomeriggio di oggi, 25 ottobre 2024. Ci ha pensato il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, a fare il punto sulle dinamiche, innescate dall’alluvione e dall’allerta meteo sul capoluogo emiliano, che hanno portato al rinvio a data da destinarsi della partita valida per la nona giornata di Serie A.
Casini: “Sorpresi dall’ordinanza del sindaco”
Nella conferenza stampa al termine dell’assemblea odierna in via Rosellini, Casini ha spiegato: “Siamo rimasti sorpresi dall’ordinanza del sindaco perché queste decisioni solitamente sono prese dal prefetto o dal ministero dell’Interno. Si è aperto un dialogo perché la motivazione era la presenza di trentacinquemila persone allo stadio. Si è tentato di interloquire col sindaco per poter giocare a porte chiuse, ma dal Comune non c’è stata disponibilità su questo. La scelta è diventata se imporre un campo neutro a ventiquattro ore di distanza, imponendolo alle due squadre, oppure se rispettare l’ordinanza di un’autorità riconosciuta dalla legge e rinviare la partita”.
Casini: “Primo mese utile per recuperare la partita è febbraio”
Casini ha poi aggiunto e concluso: “Al momento, calendario alla mano, il mese in cui sarà possibile recuperare la partita tra Bologna e Milan è febbraio. Ci sarebbe il giorno di Natale, come ipotesi, ma stiamo valutando (ride). Spostare Verona-Milan del 20 dicembre per liberare la settimana per il recupero? No, perché si entra in uno spostamento a catena. Come Lega, non possiamo fare molto. Il campo neutro non è previsto dal sistema di fronte a un atto amministrativo che impedisce il raggiungimento dell’impianto per incolumità pubblica. Non è detto che non si possa fare, è da valutare in futuro. C’è una serie di decisioni che rischiavano di essere una serie di complicazioni. Il Milan aveva dato disponibilità, per il Bologna sarebbe stato complicato”.