Da promessa giallorossa a carnefice del povero Wijnaldum, fino a uomo mercato sacrificato per arrivare ad Andrea Belotti. L’ultima settimana di Felix Afena Gyan è da raccontare ai nipoti. Sabato scorso, in un ruvido contrasto di gioco, Afena Gyan ha provocato il grave infortunio di Wijnaldum, uscito dal duello tra compagni di squadra con una tibia fratturata. Uno dei fiori all’occhiello dell’ottima campagna acquisti estiva ne avrà almeno fino a gennaio: un danno non di poco conto, che potrebbe costringere la Roma a tornare sul mercato (piace Castrovilli della Fiorentina). Ma l’incidente ha provocato uno tsunami di veleno che ha travolto il povero Afena Gyan, fischiato da una buona frangia di tifosi giallorossi durante la presentazione delle formazioni prima del calcio d’inizio di Roma-Cremonese di lunedì scorso. Dopo 24 ore di offese ricevute, il giovane ghanese ha risposto a tono a chi lo contestava, con un post pacato, andato dritto al punto: “Prima di presumere, provate a chiedere. Prima di ottenere una conclusione, provate a fare chiarezza. Prima di giudicare provate a conoscere l’intera storia”. Parole chiare rivolte ai suoi denigratori. A questo punto, considerata la spaccatura tra il calciatore e la tifoseria, alla Roma non è rimasto che favorire la cessione di Afena Gyan alla Cremonese. Il club lombardo ha concluso l’operazione versando alla Roma 6 milioni di euro e pagherà ai capitolini 3 milioni di bonus più il 10% sulla futura rivendita del calciatore. Felix, invece, firmerà un contratto pluriennale da 600mila euro a stagione. Ma, l’aspetto più importante di tutta la vicenda è che, con l’addio di Afena Gyan, la Roma ha praticamente sbloccato l’arrivo dello svincolato Andrea Belotti: l’ex Torino, già da tempo nel mirino del direttore sportivo Pinto e del tecnico Mourinho, andrà a rinforzare l’attacco giallorosso che già può vantare elementi del calibro di Dybala, Zaniolo e Abraham. Difficilmente l’intesa verrà raggiunta prima di sabato, quando è in programma Juventus-Roma. Ma quel che è certo è che la Roma, perduto Wijnaldum – e pure Afena Gyan – sta per consolarsi alla grande.