A sentir parlare di Weah e Thuram in Serie A è come fare un tuffo nel calcio del passato. In Italia tra gli anni ’90 e 2000, i due ex calciatori, hanno scritto la storia con due ruoli opposti, uno attaccante e l’altro attaccante. Tantissime le sfide sul campo tra Ligue 1 e campionato italiano. Lilian ha giocato per Parma e Juventus, dove ha vinto diversi scudetti, mentre George con il Milan è stato due volte campione d’Italia e con tanto di firma sul trofeo finale. La bacheca di entrambi è ricca di trofei e in qualche modo i figli vogliono cercare di emulare il percorso dei loro padri.
Un cognome pesante quanto importante da portare sulla maglia e tante volte la pressione è doppia dietro alle loro prestazioni. Per entrambi si aprono le porte della Serie A e il fatto che arrivino in Italia a pochi giorni di distanza sembra quasi un segno del destino per creare un collegamento col passato. Marcus, figlio di Thuram, è nato a Parma negli anni d’oro del club gialloblù e dove il papà è riuscito a diventare grande prima del suo approdo in bianconero. Un fisico imponente e grande atleticità sono le caratteristiche che lo legano a Lilian, ma non il ruolo visto che il classe ’97 è un attaccante. Nei giorni scorsi è arrivato all’Inter dove ha svolto le visite mediche prima di mettere la firma sul contratto. Nerazzurri che hanno fatto un vero e proprio blitz soffiandolo al Milan quando tutto sembrava ormai fatto.
Pochi giorno dopo poi è stato il momento di Timothy, figlio di Weah, partito dagli Stati Uniti e atterrato a Torino per visite e firma con la Juventus. A differenza di Thuram, arrivato a parametro zero all’Inter, l’attaccante è stato acquistato dal Lille per circa 12 milioni. Centravanti come il padre, seppur meno prima punta, e con la voglia di mettersi in mostra sin da subito in Serie A. Tre anni di differenza tra i due ragazzi, ma arrivati in Italia con la voglia di riportare in alto il cognome sulla maglia seppur diversa rispetto a quella dei loro padri. La Serie A così avrà una nuova sfida nella sfida, ma non si tratterà di un amarcord ma di un piacevole presente. Thuram-Weah vent’anni dopo arricchiscono la schiera di figli d’arte della massima serie italiana: Simeone, Sottil, Maldini, Di Francesco, Chiesa e Carboni (il figlio Valentin ha esordito con l’Inter e Franco gli ultimi sei mesi a Monza).