Serie B

Cutrone è del Como. Prosegue, il mercato faraonico dei lariani

Ha accettato di scendere in Serie B, dove non ha mai giocato in carriera. Patrick Cutrone ha scelto soprattutto di fare ritorno a casa. Comasco, cresciuto nella frazione di Parè di Colverde, l’ex attaccante di Milan e Fiorentina ha firmato un accordo che lo legherà agli azzurri fino al 2025.
Venticinque anni il prossimo gennaio, reduce da una stagione poco entusiasmante all’Empoli (28 presenze e 3 reti) per il centravanti si tratta di un’opportunità importante per rilanciarsi e magari cercare la massima serie proprio con la maglia della sua città natale. Cresciuto nelle giovanili del Parè, la Parediense, presto il salto nelle giovanili del Milan. Entrato in prima squadra, ha disputato tra campionato e coppe 90 gare in rossonero, siglando 27 reti, in sole due stagioni. Un bottino importante che attira le attenzioni di diversi club, su tutti il Wolverhampton che lo preleva dal Milan per 18 milioni di euro. Poca fortuna in Premier League, a gennaio 2020 torna in Italia, in prestito alla Fiorentina (30 partite, 4 gol) per poi rientrare in Inghilterra ed essere ceduto in prestito prima al Valencia (gennaio 2021) e successivamente all’Empoli dove ha disputato l’intera scorsa stagione.
Per il Como continua dunque la campagna di rafforzamento con l’inserimento di una nuova “stella”. Dopo l’ingaggio del fuoriclasse Cesc Fabregas, un colpo a effetto, un lusso per la categoria cadetta, ecco un altro ingaggio che dimostra come il club lariano voglia puntare decisamente in alto.
C’è adesso grande curiosità di vedere all’opera entrambi. La tifoseria già sogna le splendide giocate, gli assist di Fabregas per i gol di Cutrone. Lunedì prossimo al Sinigaglia (ore 20:45) è in programma il derby lombardo contro il Brescia. Potrebbe essere l’occasione per vedere il campione spagnolo in azione, al suo esordio, mentre Cutrone potrebbe quantomeno partire dalla panchina. Così come è atteso anche l’arrivo del centrocampista Faragò dal Cagliari. I tifosi lariani sperano soprattutto di assistere alla prima vittoria stagionale dopo un avvio poco brillante e due pareggi, peraltro due vittorie sfumate nei minuti conclusivi, in casa contro il Cagliari e a Pisa.
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