Piove sul bagnato in casa Brescia. Dopo le deludenti prestazioni delle ultime settimane, che hanno traghettato le Rondinelle all’ottavo gradino della classifica dopo una partenza lampante, arriva un’altra pessima notizia per i tifosi biancoblù: Massimo Cellino si è dimesso. L’imprenditore cagliaritano giunse in Lombardia nell’estate del 2018 e portò il Brescia nel giro di pochi messi a vincere il campionato di Serie B (stagione 2019/20), approdando nella massima competizione italiana. Dopo l’amara retrocessione Massimo Cellino ha conseguito per due volte consecutive i play-off, nonché una semifinale lo scorso anno, poi persa con il Monza di Berlusconi e Galliani. Nella decisione del patron sardo pesano diverse questioni giudiziarie e l’ipotesi-cessione è diventata in poco tempo l’unica pista percorribile. Le dimissioni di Cellino muovono dalla considerazione da parte del patron di non potersi più dedicare alla gestione della società sia a causa dei paletti e delle limitazioni che derivano dalle conseguenze dell’inchiesta giudiziaria che lo riguarda. Qualora il prossimo Cda dovesse decadere, allora la sfera di cristallo passerebbe alla società, che dovrebbe procedere a nominare un nuovo consiglio d’amministrazione. La proprietà del Brescia, infatti è “Holding“, il cui attuale amministratore è ancora rappresentato dalla figura di Cellino. Insomma la situazione è ancora in divenire e gli aggiornamenti sulla cessione di un club storico come quello lombardo proseguiranno nei prossimi giorni. Ecco qui il comunicato dell’ oramai ex numero uno dei biancoblù.
“Con la presente rassegno con effetto immediato le mie dimissioni da Presidente della Società e da componente del Consiglio di Amministrazione, dimissioni peraltro già annunciate e temporaneamente sospese nel c.d.a. del 24 ottobre 2022. Le ragioni della decisione, che ho assunto dopo un profondo travaglio interiore sono sia di carattere personale che legate alla preoccupazione di garantire la più efficiente gestione della Società in modo che possa conseguire i migliori risultati sportivi. Sul piano personale, il procedimento penale, che mi vede coinvolto e che dura ormai da ben due anni, nell’ambito del quale è stato emesso il provvedimento di sequestro che coinvolge di fatto il Brescia Calcio, ha ormai logorato la mia serenità, necessaria ai fini della gestione di un’impresa complessa quale è una squadra di calcio. Per quello che concerne, poi, gli interessi di squadra, alla difficoltà sul piano personale cui ho sopra accennato si deve aggiungere che l’esistenza del sequestro introduce una serie di vincoli che mal si conciliano con la flessibilità e la speditezza di decisioni che una gestione efficiente di una società di calcio richiede. Del resto, sono certo che la squadra sia più forte di quanto si pensi e i risultati non raggiunti ultimamente sono figli del mio stato d’animo che si riflette sulla squadra e non lo dico da tifoso, ma per la mia pluriennale esperienza nel calcio.
Sono convinto che con le mie dimissioni la Società sarà in condizione di individuare, d’intesa con gli organi giudiziari, una persona che, con più serenità, potrà portare il Brescia Calcio a quei risultati che la passione dei tifosi merita. È per questo che aggiungo alle mie dimissioni l’augurio, che formulo con tutto il cuore, dei migliori successi sportivi. Ringrazio i componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale per la preziosa collaborazione resa in questi anni. Ringrazio tutti i dipendenti, lo staff tecnico ed i componenti della squadra per la passione con cui si sono sempre impegnati.Infine un ringraziamento particolare ai tifosi, il cui sostegno alla squadra non è mai venuto meno. Ringrazio anche il custode giudiziario per la disponibilità dimostrata. Massimo Cellino”